Claudine
Claudine sente i sintomi cifrati
del calore, ascolta
la fisarmonica, magnificata
dall’acustica spettrale,
sono echi incatenati, dilatati
dall’attesa.
sfila, passo dopo passo,
sul muro di sasso,
è una gatta bianca e nera,
si ferma, si sdraia, emette forte
un richiamo, arruffa il pelo, guarda
il fuoco all’orizzonte,
gli occhi due fessure, odia
il colore della morte delle ore.
Pensa ad una storia lunga come un dolore
pensa a Griso, a Geremia, a Lello,
il cuore ha più stanze di un bordello.
Bellissima! Stanza dopo stanza rimane nel cuore