Tre anni fa, il Festival Internazionale di Poesia “Karamanov Poetry Meetings” di Radoviš in Macedonia celebrava i 54 anni dalla prima edizione, e assieme al Centro di Cultura “Aco Karamanov” scelsero di fondare anche la sezione riservata al Premio Internazionale di Poesia “Aco Karamanov” per l’eccellenza nella poesia.
Il Consiglio del 48° Karamanov Poetry Meetings ha dunque accettato la proposta del suo presidente, il poeta Borche Panov, e ha selezionato la vincitrice tra 30 poeti internazionali precedentemente candidati da diversi paesi del mondo. E’ stato in questi giorni diramato l’annuncio che il Premio internazionale di Poesia “Aco Karamanov” al 48° Karamanov Poetry Meetings va alla poetessa italiana Claudia Piccinno. Una selezione di sue liriche è stata tradotta in lingua macedone da Daniela Andonovska-Trajkovska (dalla lingua inglese) e Borche Panov (dalla lingua serba) e sarà pubblicata in un libro di poesie dal titolo “Foro di luce in cattedrale”.
“La poesia di Claudia Piccinno è un sublimato della dimensione umana in cui gioia e dolore, pace e quiete sono percepiti come interferenza della forcella lirica del ventunesimo secolo in cui stiamo perdendo l’umanità e stiamo sprofondando in varie direzioni nella sordità dell’alienazione e nella caduta della civiltà. La poesia della Piccinno ha il coraggio di farci affrontare le nostre stesse paure, ci chiama ad accettare e a superare i nostri errori, a stare dietro lo scudo della nostra purezza di esseri umani, a riportare in auge il nostro coraggio in modo da poter sentire l’adrenalina sotto la nostra lingua ancora una volta, per poter essere vivi, anche osando la rabbia se necessario e per connettere l’arco delle nostre vite umane sulla Terra con la nostra essenza in Cielo” – così si esprime il presidente Borche Panov nella motivazione del premio.
Aco Karamanov (31 gennaio 1927 – 7 ottobre 1944), nato a Radoviš, Macedonia del Nord, è una delle figure più impressionanti di tutta la letteratura macedone. È morto in battaglia a soli 17 anni, ma le poesie e il diario che ha lasciato dietro di sé testimoniano il suo ingegno, la sua maturità poetica e la sua erudizione. È considerato uno dei fondatori della letteratura macedone contemporanea. La sua poesia è stata originariamente scritta in serbo-croato e bulgaro, ed è stata tradotta in macedone dopo la sua codificazione nel 1945.
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Claudia Piccinno è docente di lingue e letterature straniere, traduttrice, autrice di numerosi libri di poesia, di prefazioni e saggi critici. Nata a Lecce nel 1970, si è trasferita giovanissima in Lombardia e poi in Emilia Romagna, dove attualmente vive. Presente in oltre sessanta raccolte antologiche, è membro di giuria in vari premi letterari a carattere nazionale e internazionale.
Direttrice per l’Europa del World Festival Poetry fino a settembre 2021, medaglia d’oro al Frate Ilaro 2017, vincitrice del Premio Ossi di Seppia 2020, ambasciatrice per l’Italia del World Institute for Peace e di Istanbul Sanat Art, benemerita del Comune di Castel Maggiore per meriti culturali.
Tra i premi internazionali che le sono stati conferiti si citano: Stele of Rosettaricevuto a Istanbul nel 2016, the Literary Awards Naji Naaman Prize 2018, ricevuto in Libano, e nel corso del 2021 The light of Galata in Turchia, il Sahitto International Jury Award in Bangladesh, l’Aazad Award for poetryin India. Responsabile della rubrica poesia per la Gazzetta di Istanbul, redattore per l’Europa della rivista turca Papirus, edita da Artshop, collabora con vari blog, e-magazine e riviste cartacee, tra cui Menabò, Verbum Press, Italine, CiaoMag, Poetry Land e Il Porticciolo.