Laudatio di Enrico Derflingher
di Giuseppe Caramia
Nato a Lecco nel 1962, è da 35 anni uno dei più grandi Chef Italiani al Mondo, come testimoniano da ultimo la sua presenza:
- a bordo dell’Amerigo Vespucci, ancorato a Genova, in procinto di salpare per il giro del mondo;
- al Summer Fancy Food di New York, per sostenere la nomina della cucina Italiana a patrimonio Unesco;
- allo stadio di San Siro, per deliziare i palati degli ospiti del Presidente Zhang in occasione del derby di Champions League Milan-Inter.
Diplomatosi nel 1977 nell’Istituto Alberghiero di Bellagio, ha compiuto un preziosissimo percorso di formazione nei Grandi Hotel e in alcuni ristoranti “Tristellati” Europei.
Nel 1988 arriva l’occasione della vita: diviene lo Chef Personale della Casa Reale Inglese, lavorando a Buckingham Palace e a Kensington Palace.
In quei luoghi ha inventato il celeberrimo “Risotto della Regina” – un risotto impreziosito da vari ingredienti Italiani tra cui il gambero rosso di Mazzara, timo, maggiorana, parmigiano reggiano e burro di malga – che era solito cucinare in varie occasioni. Una per tutte, una cena ufficiale a fine 1989, presenti sovrani europei e capi di stato.
Alla Regina Elisabetta piacque molto, al punto che, rompendo il protocollo, lo fece chiamare per chiedergli cosa avrebbe desiderato di regalo. Lo chef, indeciso tra un grande vino e un cavallo, chiese in regalo la pentola con cui aveva cucinato quel risotto e che era appartenuta alla Regina Vittoria. La Regina Elisabetta acconsentì. Da allora lo chef è chiamato in tutto il mondo a cucinare quel mitico risotto.
Re Carlo, allora ovviamente Principe, adorava un altro risotto: quello che lo chef Derflingher faceva con le zucchine, gli asparagi e le verdure dei suoi orti, con l’aggiunta di gorgonzola e zafferano. Peraltro, non riusciva a resistere alla famosa “Crema al limone”, inventata da chef Derflingher.
Nel 1991 vola oltre oceano e diventa Chef alla Casa Bianca per due anni con George W. Bush senior.
La consegna della Prima Stella Michelin, ricevuta a Firenze nell’ottobre del 1994, oltre ad essere un ricordo indelebile acquista maggior valenza al momento della proclamazione, in quanto è il grande maestro e caro amico Paul Bocuse a consegnargli l’ambito premio.
Il suo successo ha poi trovato la strada italiana con la creazione e apertura della Terrazza dell’Eden di Roma, dove è rimasto per nove anni, conquistando Stelle Michelin e molteplici altri premi e riconoscimenti, creando una scuola ed un concetto vincente, per poi passare al prestigioso Palace Hotel di St. Moritz che lo vede Executive Chef per tre anni.
Per sette volte viene nominato tra i primi dieci chef del mondo nella “Five Star Diamond Award as one of the World’s Best Chefs”.
Nei nove anni successivi intraprende un prestigioso percorso in Giappone: con il suo gruppo apre e gestisce oltre 30 ristoranti italiani, tra cui l’Armani Ginza Tower di Tokyo e l’Officina di Enrico, icona del “Made in Italy” all’estero.
Intraprende poi con successo la strada che porta alle aperture di nuovi ristoranti Armani nel mondo.
Nel 2008 è stato premiato quale “Migliore chef del mondo”.
Il 16 novembre 2008 riceve il prestigioso premio Internazionale “Tartufo d’Oro di Asti” quale riconoscimento nella diffusione della cucina e cultura italiana nel mondo.
Al Vinitaly 2011 ha ricevuto il prestigioso premio “Fuoriclasse”.
Nel 2012 è stato eletto Presidente di Euro Toques Italia, succedendo a Massimo Spigaroli e al primo presidente Gualtiero Marchesi.
A Gennaio 2015 viene eletto all’unanimità Presidente Euro Toques International, fondata nel 1986 dallo chef Paul Bocuse insieme a Pierre Romeyer, che ha l’obiettivo di garantire cibo buono e sano ai cittadini europei. Dal 2017 al 2021 ne è co-presidente insieme a Jean Castadot. A ottobre 2021 viene eletto unico Presidente Euro Toques International.
La carriera lo ha portato ad interpretare la sua cucina nei più importanti eventi mondiali. Ha cucinato nelle cerimonie ufficiali d’apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012 in rappresentanza del nostro Paese, oltre che a due G8 ed al G20.
Ha firmato e curato, inoltre, alcuni tra i matrimoni più esclusivi e famosi del pianeta. Nel 2013 a Pisa riceve il prestigioso Premio Internazionale Piazza de Chavoli.
Il 2 giugno 2014 viene nominato con Decreto ministeriale del Presidente della Repubblica Italiana Napolitano controfirmato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi:
“Commendatore della Repubblica Italiana e Ambasciatore della Cucina Italiana nel Mondo”.
A dicembre 2015 riceve il premio internazionale “Doc Italy, Viaggio Attraverso l’Eccellenza”.
A febbraio 2016 inizia a Taiwan un nuovo ambizioso progetto che lo porta, in breve tempo, a creare diverse strutture di ristorazione a vari livelli – tra cui il ristorante “Il mercato” – e un nuovo concept di importazione e distribuzione di prodotti e vini esclusivamente italiani.
A dicembre 2016 viene nominato Testimonial e City Ambassador nel progetto “Cult City” in Lombardia per l’anno del turismo 2017.
Nel giugno 2017 è al Castadiva Resort di Blevio (CO), consulente del reparto F&B.
Ad ottobre 2020, viene nominato “Professionista dell’anno” durante il Gran Premio Internazionale della Ristorazione 2020.
Potrei andare avanti per ore, ma ritengo che quanto detto finora sia più che sufficiente a giustificare la prossima affermazione:
Sia lode e gloria allo chef Enrico Derflingher, vincitore del Premio “Memory Vincenzo Caramia”.
Laudatio di Francesco Lenoci
di Irma Saracino
Costanza, determinazione e studio continuo hanno decretato il successo del Prof. Francesco Lenoci – Presidente Onorario dell’Associazione Pugliesi a Milano – fiore all’occhiello della nostra Puglia che, sin dal suo esordio nel mondo dell’economia, avvenuto col conseguimento della laurea in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università degli Studi di Siena nel lontano 1981, ha mostrato quei requisiti e quelle capacità che lo hanno portato, nel tempo, a mietere successi e riconoscimenti continui.
Quando, in 3 anni e una sessione, appena 23enne, col punteggio di 110 e lode, sbalordì la Commissione di laurea che premiò la sua tesi con la dignità di stampa, per il giovane Francesco si schiusero immediatamente le porte del successo.
E, in virtù delle sue evidenti capacità, cominciò il suo percorso lavorativo in una realtà quale quella di Milano, dove l’intuito e le competenze sono il substrato su cui si fonda ogni attività economico-aziendale.
Lucido, pragmatico, in grado di osservare le dure leggi di un mercato estremamente mobile nelle sue fluttuazioni, questo giovane prodigio dell’economia cominciò ad operare sia in ambito universitario che giornalistico. Numerose, infatti, le sue collaborazioni con le principali testate economiche e finanziarie, quali il Sole 24 Ore, e in pari misura numerose anche le sue pubblicazioni. È autore di 37 monografie su temi di bilancio, finanza e revisione.
Suo il libro “Nuovo bilancio integrato – Terminale della comunicazione finanziaria sul business e sulla sostenibilità”, edito da Wolters Kluwer nel 2014 che, per i suoi contenuti e le sue intuizioni innovative in termini di economia aziendale, rappresenta una pietra miliare in questo ambito.
Alterna alla libera professione di Dottore Commercialista e Consulente Aziendale quella di Docente Universitario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dal 2006 insegna “Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda”.
Già docente di “Temi speciali di bilancio” presso l’Università Cattaneo – Castellanza e di “Organizzazione aziendale” presso la Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze – Roma.
Sempre in prima linea nell’ambito della sostenibilità – è membro del Comitato Scientifico del “Premio Industria Felix” – ha ricevuto numerosi premi per il suo impegno a favore di essa. L’ultimo in data 14 dicembre 2022, nel corso del “Leadership Forum Awards” svoltosi presso l’Hotel Principe Savoia di Milano.
È sindaco effettivo di Andriani S.p.A., società Benefit e BCorp con sede nella Murgia Valley, che redige il Report di Sostenibilità dal 2018, vincitore dell’Oscar di Bilancio 2022 nella categoria “Comunicazione”, vincitore dell’Oscar di Bilancio 2021 nella categoria “Società Benefit”.
Francesco Lenoci, quando non fa lezione all’Università, o non lavora nel suo studio a pochi metri dal Duomo, “fa attività di sviluppo”, incontrando in Puglia, al Vinitaly di Verona, al Cibus di Parma, al TuttoFood di Milano, alla Bit di Milano, alla Milano Fashion Week, a BookCity Milano, al Salone del Mobile di Milano, a Olio Officina di Milano, al Due Mari Winefest di Taranto, al Pitti Immagine Uomo di Firenze, al Wine in Venice, al Taste Firenze….produttori di salumi, maestri frantoiani, panificatori dalla storia decennale, titolari di caseifici e di masserie, produttori di vini, artisti della ceramica, stilisti….. E li racconta con sapienza mediante storie di creazione di valore, che emozionano e appassionano.
Insomma, l’impegno di una vita che ha mietuto, nel corso degli anni i giusti premi e riconoscimenti in ambito nazionale – è inter alia Sommelier ad honorem a seguito della nomina da parte dell’Associazione Italiana Sommelier – ma soprattutto nella sua città, Martina Franca, che lo ha insignito di due titoli prestigiosi: “Patriae Decus” e “Sigillo Martiniano”.
Un exemplum vitae dunque ed un monito per i giovani che oggi, con tante incertezze, si affacciano sul duro mondo del lavoro.
È tutto ciò che giustifica l’assegnazione del X Premio Memory “Vincenzo Caramia” al prof. Francesco Lenoci.