Vasto dolore – Rosaria Catania
Vasto dolore
Caddero su lame roventi
sentirono le grida
bastò il lor tacito sognare
parole in solchi bruciati
un canto d’api gitane
ballarono tremando
son occhi di uomini e donne
nell’oro salato
non videro più albe e tramonti
polvere nera presenza nel cielo
l’inferno bruciò due volte
su una geografia di crateri fumanti
un giardino di lava rossa
di vite perduto
di un cibo di carne donato alla terra
non seppero il perchè
abbandonarono l’amore celeste
dell’estasi cavaliere di un oasi ovattata
sarà volante piena di onde
su spiagge di un Settembre caldo di morte
in quel polo di mura di follia
l’alfabeto di nomi si perse dalla vita
han fatto luce nel deserto buio
nella notte dell’uomo
di paure ed etichette
il terrore pervase nella cantina dell’anima
come Mosè aprì le acque
quel giorno…
si cominciò a veder la giungla
infrangere i principi
scandalo mascherato
nelle alte sfere
immortalità di un sudario
su l’ arco bianco di quel lampo
che squarciò le torri onnipotenti
chi spiega il perchè non trova risposte
macerie carni vite famiglie distrutte
“cominciò da allora la nostra rabbia”
In memoria delle vittime
@ Rosaria Catania(registrata)
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